Dietro il nome provocatorio di Ticino is Burning (TIB), il Ticino sta bruciando, ci sono Alan Alpenfelt, Elena Boillat, Camilla Parini, Francesca Sproccati e Simon Waldvogel, cinque operatori culturali attivi nella Svizzera italiana che hanno dato vita a un gruppo per stimolare la riflessione sulla produzione nell’ambito delle arti sceniche e creare una rete di contatti per far fronte alle difficoltà negli scambi artistici con il resto della Svizzera.
Una visione che consiste nel creare nuove forme di coesistenza tra gli artisti indipendenti e gli organizzatori locali, in Ticino e nelle altre regioni della Svizzera, richiamando l’attenzione sulla mancanza di rappresentanti ticinesi nelle manifestazioni nazionali come pure le disparità salariali rispetto al resto della Svizzera cercando di stabilire contatti con i principali attori dell’intero settore: un dialogo tra le diverse scene culturali svizzere alla ricerca di nuovi modelli di collaborazione. Il 21 ottobre TIB riceverà dall’Ufficio federale della Cultura il Premio svizzero delle arti sceniche nel corso di una serata organizzata al Théâtre di Carouge.
Ne abbiamo parlato con Elena Boillat, giovane artista svizzera, fra i fondatori di TIB.
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