Torna “Cinema dal mondo” nei cineclub ticinesi
Dal 20 novembre al 21 dicembre 2024 torna la rassegna Cinema dal Mondo, un’occasione per scoprire il meglio delle cinematografie non occidentali, con film che raramente arrivano nelle nostre sale. Dei quindici film che figurano quest’anno nel programma, ben dieci sono stati premiati a Cannes, Venezia, Berlino o al Sundance. Quest’anno la provenienza geografica vede una prevalenza di film del Medio e dell’Estremo Oriente – più della metà dei film, alcuni dei quali da paesi in cui non esiste una vera e propria industria cinematografica (Giordania, Yemen, Bhutan) –, mentre l’altra metà riguarda l’America latina (Messico, Cuba e Brasile) e l’Europa dell’Est (Polonia, Estonia). Un solo film rappresenta l’Africa, anche se si tratta di una produzione francese (Hope di Boris Lojkine).
I film selezionati offriranno uno sguardo su temi quali la condizione delle donne, il fenomeno migratorio, la dissidenza, la violenza endemica e il conflitto tra tradizione e modernità. La rassegna verrà accolta nei cineclub ticinesi di Locarno (Gran Rex, il lunedì alle ore 18.30 e il venerdì alle 20.30), Bellinzona (Cinema Forum, il martedì alle 20.30 e il sabato alle 18.00) e Mendrisio (Multisala Teatro, il mercoledì alle 20.45), con una sola eccezione al Cinema Otello di Ascona.
I tre cineclub propongono più proiezioni di cinque pellicole:
Smoke Sauna Sisterhood (Estonia 2024 – Miglior documentario al Sundance), primo lungometraggio di Anna Hints, ci trasporterà tra i fumi di una sauna nel cuore di una foresta estone, dove donne di ogni età si riuniscono, si confidano e condividono storie in totale libertà. Il film verrà proiettato a Mendrisio il 20.11, a Bellinzona il 30.11, a Locarno il 6.12.
Terrestrial Verses (Iran 2023 – Un Certain Regard a Cannes) propone nove episodi di vita quotidiana a Teheran, in cui cittadini e cittadine affrontano gli ostacoli degli apparati burocratici del potere. Un film di denuncia sociale diretto da Ali Asgari e Alireza Khatami e che difficilmente potrà essere visto in Iran. Il film verrà proiettato a Bellinzona il 26.11, a Locarno il 2.12 e a Mendrisio il 4.12.
Con Hijo de sicario (Messico 2023 – Gran Premio della Giuria al Sundance), Fernanda Valadez e Astrid Rondero si interrogano sulla possibilità di spezzare la catena della violenza che affligge il Paese seguendo le vicende del giovane Sujo, figlio di un sicario messicano, alla ricerca del proprio destino. Il film verrà proiettato a Bellinzona il 10.12 e a Mendrisio l’11.12.
The Monk and the Gun (Buthan 2023) è un viaggio attraverso le remote montagne del Bhutan, ma è anche una satira politica sulla nazione del regista Pawo Choyning Dorji, nel delicato passaggio verso la modernità. Il film verrà proiettato a Locarno il 29.11 e a Mendrisio il 18.12.
All shall be well (Hong Kong 2024 – Teddy Award a Berlino) ha per protagoniste due donne sulla sessantina che vivono la loro relazione amorosa serenamente, sino a quando la loro vita sarà sconvolta da un lutto improvviso. Il film verrà proiettato a Bellinzona il 7.12 e a Locarno il 13.12.
Per quanto riguarda le singole proiezioni, il Cinema Otella di Ascona propone Perdidos en la noche (21.11, ore 18.30), un racconto crudo ambientato nel Messico rurale, dove esistono forti tensioni sociali e la vita umana non ha valore, mentre al Multisala di Mendrisio si potrà vedere Green Borders (27.11), tragica storia di una famiglia di profughi siriani.
Solo al Gran Rex di Locarno verranno proiettate quattro pellicole: City of wind (25.11), una storia sul passaggio all’età adulta nel contesto di una società urbana ma ancora permeata dalle tradizioni di una vita nomade; Landrián (9.12), sulla vita e l’opera del primo cineasta nero di Cuba; Hope (16.12), con protagonista una giovane nigeriana che attraversa il Sahara; Return to dust (20.12), sui contrasti della Cina di ieri e di oggi.
Infine, il Cinema Forum di Bellinzona accoglie altre quattro pellicole: Inshallah a boy (03.12), un film forte su una donna coraggiosa che lotta per difendere i suoi diritti in una società patriarcale; The burdened (14.12), spaccato sul presente dello Yemen, tra crisi economica e sociale, e la religione islamica che ancora regola la vita del popolo; L’arbre aux papillons d’or (17.12), un viaggio verso un mondo rurale fatto di natura, religione, senso del sacro e amore puro; Crowrã – The Buriti Flower (21.12), ritratto di una comunità indigena in Brasile.
Il programma nel dettaglio è consultabile online.