Torna il celebre Avvocato Vincenzo Malinconico, inventato dallo scrittore salernitano Diego De Silva, nell’ultimo libro in uscita oggi I valori che contano (Einaudi)
Eccolo di nuovo tra noi, l’avvocato d’insuccesso piú amato dagli italiani, in compagnia di un nuovo esilarante socio, di una nuova riluttante fidanzata, e dei suoi soliti pensieri inconcludenti. Ed eccolo alle prese con una nuova causa che sembra già pronto a perdere. C’è una ragazza in mutande sul suo pianerottolo, assomiglia a Pippi Calzelunghe senza trecce, trema, gli chiede aiuto. Ma è una bomba a scoppio ritardato. Vincenzo Malinconico prende in mano quella bomba senza pensarci e se la porta dietro fino alla fine, anche quando la malattia irrompe nella sua vita storcendone l’andatura. Perché ai personaggi capita quello che capita alle persone. E quando diventano di famiglia, di libro in libro li vediamo innamorarsi, nascondersi, combattere, ridere, ammalarsi: vivere, in una parola. La malattia che lo travolgerà all’improvviso obbligherà Malinconico a familiarizzare con medici e terapie, scatenandogli un’iperproduzione di filosofeggiamenti gratuiti – addirittura sensati, direbbe chi va a cena con lui – sul valore della pena di vivere. Un vortice di pensieri da cui uscirà, al solito, semi-guarito, semi-vincente e semi-felice, ricomponendo intorno a sé quell’assetto ordinariamente precario che fa di lui, con tutti i suoi difetti e le sue inettitudini, una persona che sa farsi voler bene, pur essendo (o forse proprio perché è) un uomo cosí cosí.
Gli altri libri di De Silva che hanno come protagonista l’Avvocato Malinconico sono: Non avevo capito niente, Mia suocera beve, Sono contrario alle emozioni e Divorziare con stile.
Vincenzo Malinconico è un avvocato precario, alle prese con una vita instabile su ogni fronte –amoroso, familiare, lavorativo ed economico- che affronta l’incertezza prendendola sul ridere, soprattutto quando si tratta delle proprie disavventure: filosofeggia, riflette a lungo, divaga, si distrae, trovando sempre una nota umoristica nell’amarezza dei suoi pensieri. La caratteristica più amata dai lettori di Malinconico è proprio il suo essere rappresentativo di molte inadeguatezze in cui riconoscersi, trattate sì con ironia, ma accompagnate anche da riflessioni profonde sui grandi temi, come l’amore, la famiglia, la criminalità. Le traversie di Malinconico traggono materiale nelle radici di ciò che è umano, sinonimo di imperfetto ma anche di ironico e buffo.