Il Cerchio 91 di Lugano Besso ha ospitato sabato 5 aprile un evento organizzato dal Centro generativo e intitolato Il corpo invoca imprevedibilità. Artisti, scrittori, danzatori, produttori, realizzatori, ricercatori di immagini, fisse o in movimento, si sono riuniti per confrontarsi con la fantomatica, e per certi versi o per alcuni, famigerata AI, nel segno di parole-tema, imprevedibilità appunto, caduta, scambio, stimoli che dagli uni passano all’altra e viceversa.
Il testo integrale dell'articolo è accessibile ai soli abbonati.
Effettui per cortesia l'accesso con i Suoi dati:
L'abbonamento per privati all'Osservatore costa CHF 35.--/anno
e può essere sottoscritto tramite
l'apposito formulario.
