Tra i mezzi di trasporto è il treno che più di ogni altro, fin dalla sua origine, è stato in grado di essere fonte d’ispirazione per i musicisti (oltre che di molta altra arte), penso che uno dei motivi stia nel ritmo implicito dal suo scorrere e muoversi sulle rotaie, dal ciuf ciuf che delizia (o deliziava) i bambini e ancora quelli di noi che sono in grado di rivivere la propria infanzia, e un sacco di altri rumori e suoni che produce, il fischio, brusii, cigolii, gli sbuffi di fumo in epoca pionieristica e quella sorta di liturgia ipnotica che ispirò anche il grande Blaise Cendrars. Ma torniamo ai musicisti. Non solo i compositori hanno messo il treno nelle loro note, ma il treno stesso è stato celebrato nell’immaginario iconico attraverso strumenti musicali ed esecutori, come dimostrano ad esempio, cartoline, manifesti o francobolli d’epoca. Le inaugurazioni solenni dei primi viaggi e delle prime tratte ferroviarie erano sempre accompagnate da concerti, bande, sacralizzate a suon di musica da orchestre dirette dai grandi del tempo, come Johann Strauss nel 1837 per la linea russa San Pietroburgo-Tsarskoye.
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