Il turismo sta riprendendo piano e accompagnato ancora da diverse complicazioni. Difficile pianificare. Arriva qualche buona notizia che però va colta con cautela. Ad esempio, molti, in particolare naturalmente coloro che lavorano nel settore dei viaggi, salutano con entusiasmo la riapertura dei confini degli Stati Uniti. Da ieri si potrà avere come meta gli USA senza particolari restrizioni, a condizione di essere vaccinati e di aver effettuato un tampone entro tre giorni dall’imbarco. Un segnale importante per la ripresa del traffico aereo. Si scateneranno le offerte delle compagnie aeree e delle agenzie di viaggio. A Fiumicino brindano perché storicamente gli Stati Uniti rappresentano il principale mercato di lungo raggio da e per Roma, il quinto mercato internazionale in assoluto, dietro Spagna, Francia, Gran Bretagna e Germania. Il trasporto aereo ha sofferto molto a causa della pandemia e sta facendo fatica a tornare alla normalità. D’accordo, ci sono tutte le questioni economiche anche legate agli impieghi in questi settori. Però, a parte il fatto che i viaggi in aereo sono inquinanti, il rischio di tornare ad un turismo d’assalto e di massa non mi rallegra affatto. Calma!
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