Dal 12 al 13 aprile, presso l’Università della Svizzera italiana (Lugano) e il Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI (Locarno) avrà luogo un interessante convegno sull’insegnamento dell’italiano nella Svizzera italiana. Il primo incontro avrà luogo all’USI il 12 aprile (8:30-12:30; 14:00-17:15), mentre il secondo, del 13 aprile, si terrà alla SUPSI (8:30-13:00).
Il titolo del ciclo di conferenze, Tutti i più disparati stili, trae spunto da un’osservazione di Giacomo Leopardi, appuntata nel suo Zibaldone; qui, lo scrittore recanatese, lodava la lingua italiana per la sua capacità di adattarsi a «tutti i più disparati stili, ma conservando la sua indole». Svariati e “disparati” sono tutt’oggi i metodi di insegnamento della lingua e della letteratura italiana.
Quali sono i metodi più diffusi nelle scuole della Svizzera italiana? Quali prospettive offre la ricerca affinché l’apprendimento degli studenti sia più solido? Quali sono, infine, le proposte più innovative? – Questi sono gli interrogativi a cui cercheranno di rispondere i numerosi e prestigiosi docenti ed esperti che parteciperanno al convegno.
Di seguito i relatori: Stefano Prandi, Giacomo Jori, Fabio Pusterla, Sara Bertoli, Annalisa Falzone, Johanna Miecznikowski (USI); Simone Fornara, Luca Cignetti, Silvia Demartini (SUPSI); Vincenzo Todisco e Francesca Cangemi (Alta Scuola pedagogica dei Grigioni); Guido Pedrojetta (Università di Friburgo); Giuseppe Patota (Università di Siena-Arezzo); Maria G. Lo Duca (Università di Padova); Maria Antonietta Grignani (Università di Pavia); Matteo Ferretti, Giampaolo Cerenghetti e Massimo Gezzi (Liceo Lugano 1); Andrea Tiraboschi (Scuola media di Barbengo); Maurizia Corsi (Scuola elementare di Novaggio).
La partecipazione è aperta ai docenti di tutte le scuole, mentre l’iscrizione è obbligatoria ed è possibile effettuarla (fino al 31 marzo) mediante il seguente link: www.cdlli.supsi.ch