Cultura

Tutto esaurito per Endorfine Festival

Festival Endorfine, conferenza di Carles Puigdemont.

La prima edizione di Endorfine Festival ha fatto registrare il tutto esaurito. Sono infatti circa 1’400 gli spettatori che hanno assistito ai cinque eventi in cartellone durante lo scorso fine settimana. Un risultato eccezionale che va oltre le più rosee aspettative da parte degli organizzatori.

«Siamo molto contenti della risposta del pubblico a questa prima edizione del Festival. Quando ti proponi con una novità lo fai sempre con la speranza di riuscire a dare al territorio qualcosa che possa portare un valore aggiunto. Un evento che possa radicarsi e interessare, non solo il pubblico locale, ma anche quello internazionale. E possiamo dire di esserci riusciti. Questo ci da l’entusiasmo necessario a continuare cercando sempre più una relazione di collaborazione con il tessuto culturale ed economico locale», spiega la direttrice del festival Roberta Nicolò. L’ultimo colpo di coda dell’estate 2019, e la concomitanza con altri importanti manifestazioni a Lugano e nel resto del Cantone, non hanno minimamente influito sulla presenza del pubblico che ha assistito alle conferenze, peraltro in maniera molto attiva, sottoponendo agli ospiti molte domande.

Interessante notare come circa il 30% (oltre 400 persone), di coloro che si sono iscritti alle conferenze, provenisse dall’Italia. Non dalla sola Lombardia, ma anche dal Veneto, dal Piemonte, dalla Liguria e dall’Emilia. Persone che hanno certamente approfittato del bel tempo anche per visitare la Città, che era uno degli obiettivi degli organizzatori, che hanno scelto la formula del festival diffuso proprio per far scoprire città e dintorni. Nonostante le statistiche non siano ancora complete si può già affermare che almeno il 50% dei partecipanti ha assistito almeno a due eventi nell’arco del week end.

Molto importante anche la copertura mediatica dei singoli eventi, sia sulla stampa ticinese e svizzera sia su quella internazionale. La presenza di Carles Puigdemont ha in particolare catalizzato l’attenzione dei media. Da segnalare, tra i molti articoli, quello realizzato dal principale quotidiano spagnolo El Mundo, a cui Puigdemont, a margine della conferenza di Lugano, ha affidato una dichiarazione in cui rilancia il dialogo con il Governo spagnolo, formulando una nuova proposta. Ampio spazio è stato dedicato al Professor Alessandro Barbero, che ha chiuso il Festival con un’ovazione del pubblico, e al concerto Mater, con i suoi 100 corni delle Alpi presenti in Piazza della Riforma, che ha regalato una serie di scatti suggestivi. Un particolare apprezzamento da parte del pubblico è stato riservato per gli incontri con Gianluca Grossi e con Stefano Campana.

Il Comitato e la direzione sono già al lavoro per allestire il programma della seconda edizione.

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