Arte

Un anno ricco di mostre per i Musei di Ascona

Il Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona e il Museo Castello San Materno hanno presentato la loro ricca programmazione. In agosto una grande mostra su Jawlensky e Werefkin, con quadri unici.

I musei di Ascona riaprono sabato 7 marzo con varie mostre di grande interesse: al Museo Comunale d’Arte Moderna si aprono le mostre Marianne Werefkin – Un grido d’allarme contro il progresso! e i Maestri del silenzio. Hans Arp, Julius Bissier, Ben Nicholson, Hans Richter e Italo Valenti. Una piccola sezione inoltre sarà dedicata ai lavori su carta dei bambini delle Scuole elementari di Roncosopra Ascona, diretti dall’insegnante Maria Elena Sollberger-Mazza, frutto di un laboratorio di riciclo creativo.

Klaus Fußmann, Crisantemi, 1938. © Klaus Fußmann.

Al Museo Castello San Materno, che presenta in modo permanente le opere della Fondazione per la cultura Kurt e Barbara Alten, la mostra La collezione in fiore, ha come tema centrale quello delle nature morte, soggetti floreali dai molteplici colori, tra i quali emergono quelli di Emil Nolde, Klaus Fussmann e soprattutto i grandi acquerelli floreali di Karl Schmidt-Rottluff, che segnano ilpassaggio dall’irruenza espressionista di inizio Novecento a un più pacato “ritorno all’ordine” dicolori naturalistici più tenui.

Altre opere, sempre della Fondazione, illustrano un excursus dell’arte tedesca dalla fine dell’Ottocento all’inizio degli anni Trenta del Novecento, con artisti come Max Liebermann e Lovis Corinth, come i rappresentanti della comunità di Wopswede e importanti opere della corrente del Blaue Reiter e della Brücke. In giugno al museo sarà esposto Fritz Overbeck, un importante artista proprio di Worpswede.

Ma la grande attenzione della programmazione culturale di Ascona sarà rivolta al mese di agosto per l’importante mostra sui due artisti russi Alexej Jawlensky e Marianne Werefkin, compagni di vita e di arte per quasi trent’anni, che per la prima volta si presentano insieme in maniera completa. La mostra sarà inaugurata il 31 luglio e terminerà l’8 novembre ed è resa possibile grazie ai contatti privilegiati con le più importanti istituzioni tedesche per l’espressionismo, la Städtische Galerie im Lenbachhaus di Monaco, il Museum Wiesbaden, l’Alexej von Jawlensky-Archiv di Muralto, oltre ad altri importanti collezionisti privati.

Alla fine dell’anno il Museo Comunale d’Arte Moderna presenterà l’artista-filosofo ticinese Rolando Raggenbass mentre il Museo Castello San Materno renderà omaggio alla danzatrice “sacra” Charlotte Bara, che ha vissuto nel castello da quando nel 1919 suo padre lo ha acquistato. A Casa Serodine dal 9 maggio si potranno ammirare le bizzarre e originali opere di Pietro Beretta, figura eccezionale e artista asconese d’elezione e per diletto.

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