Giovanni Orelli (1928–2016) è stato uno scrittore in lingua italiana tra i più eclettici e produttivi della Svizzera. Sperimentatore di più generi, Orelli ha saputo coniugare una sapiente cultura letteraria con tendenze innovatrici della contemporaneità, istanze ludiche e satiriche con un assiduo impegno civile. A tutt’oggi la sua opera e la sua figura intellettuale non sono state oggetto di un’indagine sistematica e organica; a tale indagine si propone di contribuire il convegno, il primo interamente dedicato all’autore, organizzato dall’Istituto di Lingua e Letteratura italiana dell’Università di Berna e dall’Archivio svizzero di Letteratura, tra il 6 e il 7 dicembre prossimi alla Biblioteca Nazionale di Berna.
Tra i tanti relatori, i professori Niccolò Scaffai (Losanna), Fabio Soldini (Lugano), Carlo Tirinanzi De Medici (Trento), Daniel Rothenbühler (Losanna), Rossana Dedola (Roma), Massimo Migliorati (Univ. Cattolica di Milano), Massimo Natale (Univ. di Verona), Uberto Motta (Univ. di Friburgo), Guido Pedrojetta (Univ. di Friburgo), Giovanna Cordibella (Univ. di Berna), Pietro Montorfani (Archivio storico della Città di Lugano), Annetta Ganzoni (ASL).
A fianco delle conferenze, anche dei momenti di lettura con le voci di Pietro De Marchi, Anna Felder, Fabio Pusterla e altri.
