Un film che colpisce duro
Patagonia è un film girato con la camera a spalla. Un supplizio per chi è particolarmente sensibile ed esposto ai cambiamenti repentini, dinamici, e instabili delle riprese, perché costringono l’apparato visivo ad un continuo adeguamento e assestamento oculare, che se iper stimolato dai movimenti delle immagini, reagisce con un senso di nausea e perdita dell’equilibrio. La tecnica della camera a mano, o a spalla, è utilizzata per creare effetti di velocità, molto mossi, che danno l’impressione della concitazione, generando un senso di irrequietezza e tensione.
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