Un “Tourist Trap” di rara bellezza
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Una scena da Tourist Trap (© Hannah Gottschalk)
Struggente e sfuggente come una canzone che finisce presto e che però vorresti catturare, tenere (ma non ti è dato), Tourist Trap – del musicista e regista zurighese Thom Luz, al LAC ieri e avant’ieri – è uno spettacolo di rara bellezza formale e eco emotiva. La morte apparente del turismo di massa viene presa a pretesto per far dire a 5 straordinari camerieri/cantanti/musicisti/rumoristi della densità dell’esperienza dell’abbandono. Uno spettacolo poetico e irresistibilmente tragicomico che parla di fine. E del nostro aggrapparci con le unghie ai sipari della vita, anche quando sul punto di chiudersi per sempre. (M.Co.)
