Lo scorso 30 ottobre si è svolto a Zurigo un evento dedicato all’architettura solare e alle nuove possibilità offerte dal vetro solare negli edifici. Anche la SUPSI, organizzatrice dell’evento, era presente all’evento con il progetto europeo BIPVBOOST. Un progetto che affronta l’emergenza climatica attraverso lo sviluppo di tecnologie uniche ed innovative offrendo prospettive interessanti per la transizione energetica.
Per il progetto europeo BIPVBOOST, il futuro prevede un’importante integrazione di nuovi prodotti per la costruzione, capaci di produrre anche energia rinnovabile per gli edifici stessi. In breve, dei rivestimenti verticali, delle facciate o degli elementi di copertura che producono energia solare grazie all’uso del fotovoltaico integrato. Il solare si profila così come una nuova opportunità e referenza anche per l’architettura e il mondo delle costruzioni. BIPVBOOST propone un cambiamento di paradigma: l’utilizzo e lo sfruttamento di tecnologie solari non è più un tema solo per gli ingegneri ma anche un’opportunità progettuale per gli architetti.
Contribuire a far conoscere le possibilità di un elemento fotovoltaico quale materiale da costruzione per gli architetti è l’obiettivo che i membri del progetto si sono prefissati con l’organizzazione del primo Solar Architecture Symposium dove è stato presentato, insieme a BIPVBOOST, anche il progetto BE-Smart di cui fa parte anche il Politecnico federale di Losanna. L’evento è stato possibile anche grazie al supporto dei Servizi Industriali Zurighesi e ad altri partner industriali svizzeri. Nel corso dell’evento tre importanti architetti hanno presentato durante la mattinata le loro realizzazioni che integrano i temi solari, sfruttando il materiale fotovoltaico in facciate e in copertura. Il pomeriggio invece è stato dedicato alla visita, nella città di Zurigo, di edifici risanati energeticamente anche grazie all’integrazione del fotovoltaico e alla visita dell’impresa Ernst Schweizer AG, importante produttrice di sistemi edilizi e solari. La giornata si è conclusa a Dübendorf, con la visita dell’edificio sperimentale NEST dell’EMPA.
L’utilizzo integrato a grande scale negli edifici di elementi da costruzione capaci di produrre energia dovrà aumentare velocemente se vogliamo rispondere alle prescrizioni energetiche che invitano a costruire edifici a zero energia già dal prossimo 2020. Questo oggi è possibile grazie anche alle opportunità offerte dalle innovazioni scientifiche e tecnologiche che l’industria delle costruzioni mette a disposizione ai progettisti, permettendo di massimizzare l’efficienza delle celle solari mantenendo i costi competitivi. Oggi è già possibile costruire coperture e facciate interamente attive, e con un grande valore architettonico.
L’integrazione del fotovoltaico negli edifici (chiamato in inglese BIPV) si profila sempre più come un riferimento nel campo dell’architettura contemporanea. La sua peculiarità è quella di dare un valore architettonico e progettuale alla tecnologia fotovoltaica. A differenza di un pannello fotovoltaico classico, l’elemento BIPV può essere oggi definito come un elemento da costruzione vetrato, ma non solo, intelligente e SMART. Più in dettaglio si tratta di un vetro laminato (di sicurezza o meno) che contiene al suo interno una serie di celle solari fotovoltaiche che può inoltre essere colorato grazie a diverse tecniche. Grazie a questa sua varietà può diventare un valido sostituto alle tegole convenzionali o a rivestimenti di facciate, avendo però oltre alle funzioni costruttive specifiche, come la tenuta all’aria o all’acqua, anche la capacità di produrre energia elettrica rinnovabile. Questa tecnologia è ormai diventata matura nei progetti BIPVBOOST e BE-Smart e i partner, tra cui l’Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito della SUPSI, hanno l’ambizione di renderla ancora più efficiente ed economicamente competitiva.
L’obiettivo del Simposio sull’architettura solare è stato quello di far conoscere le possibilità offerte da questa tecnologia e di facilitare il suo utilizzo già nelle prime fasi di progettazione dagli architetti e dalle imprese di costruzione. Le visite agli edifici esemplari a Zurigo hanno evidenziato la maturità della tecnologia e le diverse scelte fatte dai progettisti, ma anche ispirarato gli architetti che hanno partecipato al tour presentando nuove forme e possibilità per gli edifici del futuro.