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Una settimana di musica, teatro e danza al LAC

©Claudia Ndebele

Mercoledì 11 dicembre alle ore 20.30 il palco del LAC ospita Ntando Cele, artista sudafricana di nascita e svizzera di adozione, vincitrice del Premio svizzero delle arti sceniche 2023, nota per la sua ironia folgorante. In Wasted Land, coproduzione LAC di cui è ideatrice, regista e interprete in scena insieme al compositore egiziano Wael Sami Elkholy e alle cantanti-performer Brandy Butler, Francoise Gautier e Steffi Lobréau, Cele si interroga sulle basi coloniali dei discorsi – spesso eurocentrici – su ecologia e cambiamento climatico, dando vita a una performance poetica, multimediale, corale e musicale, intrisa di ironia e umorismo. Recitato in inglese con sopratitoli in italiano, Wasted Land rientra nel focus che la stagione del LAC dedicata a “La scena elvetica”.

©Ilaria Costanzo

Giovedì 12 e venerdì 13 dicembre alle ore 20.30 in Sala Teatro andrà in scena Il Giuocatore di Carlo Goldoni, qui adattato e diretto da Roberto Valerio. Un testo magnifico, sempre in bilico tra commedia e dramma; una commedia nera che racchiude in sé la possibilità di raccontare con leggerezza i vizi e le ipocrisie umane. Il protagonista della vicenda è Florindo, che, divorato dalla passione per il gioco, perde soldi amicizie e l’amore della promessa sposa Rosaura e non esita a promettere di sposare la anziana e ricca Gandolfa pur di ottenere il denaro per continuare a giocare. La musica dal vivo, il ballo e le canzoni originali contribuiscono a comporre uno spettacolo complesso, divertente e graffiante, ironico e giocoso, che non tralascia il dramma dei personaggi e punta a riscoprire la vera anima di Goldoni, scrittore capace di scandagliare in profondità l’animo umano col sorriso sulle labbra.

©Graham Spicer

Domenica 15 dicembre alle ore 18.00 Sergio Bernal, celebre bailaor madrileno considerato il “re” del flamenco e già primo ballerino del Balletto Nazionale di Spagna, è il protagonista di uno spettacolo affascinante che porta in scena il calore rovente del sole spagnolo nonché il suo fulgore. Ispirato alla cultura gitana, Una noche con Sergio Bernal presenta vertiginosi assoli e raffinati pas de deux e pas de trois: oltre alle coreografie originali interpretate da Sergio Bernal, di cui firma le coreografie Ricardo Cue, il programma di arricchisce di un’inedita versione del Boléro di Maurice Ravel, coreografata da Sergio Bernal.

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