“Un’illusione di femminile semplicità”, la presentazione del volume
Miriam Nicoli, esperta in storia sociale della cultura, e Franca Cleis, scrittrice e ricercatrice della scrittura femminile nella Svizzera italiana, hanno pubblicato con la prestigiosa casa editrice Viella di Roma il volume Un’illusione di femminile semplicità. Gli Annali delle Orsoline di Bellinzona (1730-1848). Attraverso la prima edizione integrale degli Annali e di altri documenti coevi inediti, è stato loro possibile ricostruire, unendo storia religiosa e prospettiva di genere, percorsi di vita femminile consacrata tra adeguamento alla norma, intraprendenza in seno alla comunità, e concezioni diverse della spiritualità.
Mercoledì 9 febbraio, alle ore 18.00, si terrà al Palazzo delle Orsoline di Bellinzona (Sala del Gran Consiglio) la presentazione pubblica del volume. La serata, moderata da Brigitte Schwarz, storica e giornalista RSI, sarà introdotta del Presidente del Consiglio di Stato Manuele Bertoli, e vedrà la partecipazione di: Sara Pellegrini, Presidente del Circolo di cultura di Bellinzona; Tiziana Plebani, storica e saggista; e le due autrici, Miriam Nicoli e Franca Cleis.
Il volume, attraverso i preziosi documenti manoscritti di mano femminile ora editi – in particolare il libro degli Annali – getta nuova luce sulla vita e la cultura delle donne del tempo. I documenti archivistici reperiti restituiscono in primo luogo vicende interne alla comunità. Vicende complesse vissute tra XVIII e XIX secolo sullo sfondo di due rivoluzioni: la prima in seno al convento, che vide opporsi due fazioni capitanate rispettivamente dalla madre fondatrice e dalla figlia del fondatore; la seconda, epocale, che portò alla fine dell’Antico Regime nei territori della vecchia Confederazione elvetica, e che diventò per le orsoline una controrivoluzione agguerrita per la riconquista della loro vita di comunità.
Gabriella Zarri, nota storica italiana, paragona le cronache monastiche a un cassone di famiglia nel quale sono conservati documenti accumulati da più generazioni, utili dal punto di vista economico, amministrativo e culturale: essi permettono di portare alla luce memorie e vicende legate all’identità dei singoli membri della famiglia e con essi elementi di una storia più ampia. Le cronache dei conventi e più in generale i libri tenuti dalle religiose – ad esempio i mastri contabili, conservati anche per Bellinzona – sono come diari di famiglia: documenti in certi casi stereotipati e nello stesso tempo poliedrici, che illustrano le competenze delle donne, sia in ambito culturale, sia manageriale.
La ricerca si inserisce nell’ambito del progetto Traces de vie vécue. Parcours d’hommes et de femmes au prisme des écrits du for privé (Tessin et Grison, fin XVIIe – première moitié XIXe siècles), diretto da Miriam Nicoli e finanziato dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica. L’editrice Viella di Roma lo ha accolto nella collana diretta da Marina Caffiero e Manola Ida Venzo: La memoria restituita – Fonti per la storia delle donne, punto di riferimento per gli studi e le ricerche sulla scrittura femminile dal tardo medioevo all’età contemporanea e contenitore editoriale specializzato di testi inediti e di fonti a stampa di difficile reperibilità. La prefazione di Querciolo Mazzonis situa il lavoro di Nicoli e Cleis nel contesto internazionale in relazione alla nascita e alla diffusione della Compagnia di Sant’Orsola, fondata a Brescia nel 1535 da Angela Merici.