Teodorico di Verona, conosciuto in lingua tedesca come Dietrich von Bern, è una figura leggendaria basata sul personaggio storico del re dei Goti, Teodorico il Grande. A lui sarà dedicato, prossimamente, un singolare adattamento scenico, dal titolo La saga di Teodorico di Verona, con il coinvolgimento, per la parte recitata di Roberto Albin, Luca Medici per la direzione, Martino Manzolini per le illustrazioni. A idearla e musicarla, invece, come ci spiega in questa intervista Matteo Manzolini, giovane ingegnere acustico-musicale e compositore (classe 1995) formatosi tra Milano, Torino e Lugano.
Matteo Manzolini, come nasce, concretamente, l’idea dello spettacolo?
Qualche anno fa, presso il Conservatorio della Svizzera Italiana, al termine di un concerto in cui venne eseguita una mia composizione per quartetto d’archi, il Maestro Luca Medici mi propose di comporre un brano originale per orchestra di fiati. All’epoca avevo già cominciato ad abbozzare un poema sinfonico di stampo epico-cavalleresco, ispirato al personaggio di Teodorico di Verona e alle leggende sulla Caccia Selvaggia. Terminata la composizione, sottoposi il brano al Maestro e, valutate le potenzialità narrative del soggetto, si decise di estendere l’opera in modo da realizzare un intero “ciclo” di poemi sinfonici che raccontasse gli episodi più importanti della Leggenda di Teodorico. Il progetto originario continuò dunque a crescere, sia da un punto di vista musicale che tematico. Presto i poemi sinfonici del ciclo divennero quattro e lo spettacolo poté prendere forma non solo come concerto, ma come rappresentazione più estesa, che comprendesse musica, teatro e arti visive.
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