
© Luca Del Pia
Nella sua concretezza semplificatoria, la scenografia di questa versione teatrale de La Coscienza di Zeno, allude ad un’astrazione mentale e simbolica, così come parole e personaggi si nutrono di una sorta di presenza fantomatica pirandelliana, evocazioni di pensieri e memorie più che di azioni. Gli autori (Dario Merlini, Stefano Cordella, Noemi Radice, gli ultimi due anche registi), a quasi un secolo (1923) dalla pubblicazione del capolavoro di Italo Svevo, propongono una rilettura, misurandone le distanze da una sorta di nostro futuro.
Il testo integrale dell'articolo è accessibile ai soli abbonati.
Effettui per cortesia l'accesso con i Suoi dati:
L'abbonamento per privati all'Osservatore costa CHF 35.--/anno
e può essere sottoscritto tramite
l'apposito formulario.
