“Vedersi di fronte”: il 23° Festival di narrazione di Arzo
La 23ma edizione del Festival internazionale di narrazione di Arzo, intitolata Vedersi di fronte, si terrà dal 17 al 20 agosto 2023 tra Arzo e Meride, con tanti spettacoli per grandi e piccini.
Adulti
Per quanto riguarda gli spettacoli per il pubblico adulto, Karakorum Teatro presenta lo spettacolo nato dal progetto Vasi Comunicanti e dalle residenze degli artisti a Clivio, Saltrio, Meride e Besazio, ricomposti nell’originale drammaturgia di Marco Di Stefano: in scena le storie raccolte sul confine tra Italia e Svizzera (18.08, ore 18.30, Meride, Casa Fossati).
Si prosegue con 80 centesimi (19.08, ore 18.30, Arzo, Palestra scuole), di e con Pietro De Nova: pièce che parla di aspettative e sogni, di un pallone da inseguire e di come la linea tra successo e fallimento sia sottile. Lo spettacolo nasce dall’esperienza di pendolare dell’autore, per alcuni anni di passaggio nella stazione di Rogoredo, dove ha conosciuto alcuni ragazzi del “boschetto”, alla costante ricerca di 80 centesimi per un biglietto…
Il desiderio di avvicinarsi per comprende meglio è all’origine anche dello spettacolo Gli Altri – Indagine sui nuovissimi mostri (19-20.08, ore 18.30, Arzo, Oratorio-Corte Solari) della compagnia bolognese Kepler-452, di e con Nicola Borghesi: un reportage teatrale che indaga l’identità degli hater, gli autori di commenti pieni di odio e violenza, che sempre più popolano il web.
La compagnia Frosini/Timpano sarà in scena, per la prima volta, al festival con due spettacoli: Gli Sposi (19.08, ore 21.30, Arzo, Giardino Castello), sulla storia di Nicolae Ceausescu ed Elena Petrescu, la coppia di dittatori che ha messo la Romania in ginocchio per oltre vent’anni; e Carne (20.08, ore 18.30, Arzo, Giardino Contessa), un’indagine sul consumo e sullo sfruttamento dei corpi non umani, attraverso il dialogo di due personaggi, uno vegetariano e uno carnivoro.
Come ogni anno, non mancheranno momenti di energia e puro ritmo. I musicisti europei e latinoamericani di La Combi animeranno, con una musica che combina cumbia, milonga e altri ritmi popolari, le giornate di festival con intermezzi e con un concerto (20.08, ore 12.15, Meride, Piazza).
Bambini
Numerosi gli spettacoli per i più piccoli. Il potere dell’immaginazione, del movimento e della danza è raccontato in Esercizi di fantastica dell’Associazione Sosta Palmizi. Un lavoro che, ispirandosi a Rodari, porta in scena la storia di tre personaggi grigi che, grazie all’incontro con una farfalla, riescono a liberare i loro corpi e le loro menti (19-20.08, ore 14.00, Arzo, Palestra Scuole, da 4 anni).
Giuseppe Semeraro, torna al festival con Mio nonno e il mulo, ispirato al racconto di Vasilij Grossman: uno spettacolo che ripercorre le vicende della guerra, per diventare un canto d’amore dei piccoli gesti di cura (19-20.08, ore 14.00, Meride, Casa Fossati, da 8 anni), mentre l’attrice svizzera Piera Gianotti Rosenberg, in Genealogie caprine, racconta le peripezie, la malattia e la morte di un gregge di capre piuttosto particolare, che non sarà certo facile da dimenticare (20.08, ore 10.45, Meride, Giardino al Roccolo, da 9 anni).
A volte sono gli stessi personaggi che, senza mediatori, entrano in scena in cerca di ascolto per la propria storia. Lo fa, ad esempio, Viola, nata piccola come una castagna, che con il racconto della propria vita – Viola e il bosco di e con Marta Zotti – conduce gli spettatori attraverso la ciclicità dell’esistenza (19-20.08, ore 14.00, Meride, Giardino al Roccolo da 6 anni).
Storia d’amore e alberi segna il ritorno al festival di Simona Gambaro: un piccolo narratore racconta qui la poetica resistenza e la tenace generosità di un uomo che piantava gli alberi (19-20.08, ore 14.00, Arzo, Corte dell’Aglio, da 6 anni). Storie che si susseguono in altre storie, per confluire infine nella storia di un ponte che deve attraversare un fiume: Fabio Galanti proporrà il Costruttore di storie, una produzione La Baracca-Testoni (19-20.08, ore 16.00, Arzo, Corte dell’Aglio, da 3 anni).
Se il teatro è una finestra sul mondo, spesso la collaborazione con i mondi più in ombra diventa fondamentale. Home sweet home (capitolo 1 e capitolo 2) di Roberto Capaldo è una riflessione sulla casa e nasce da una ricerca con, tra gli altri, migranti, senza fissa dimora e pazienti in lungo degenza (19-20.07, ore 16.00, Meride, Giardino al Roccolo, da 3 anni).
Può un adolescente cambiare il mondo? Da laboratori e da consulenze, si sviluppa l’idea di Storia di un No, uno spettacolo della compagnia Arione de Falco che affronta le problematiche legate all’educazione sentimentale negli adolescenti e alla violenza di genere (19-20.08, ore 16.00, Arzo, Giardino Contessa, da 12 anni).
Infine, come ogni anno, al festival non mancherà la profonda leggerezza del lavoro dei Giullari di Gulliver, che proporranno due spettacoli alla Casa Fossati di Meride, con inizio alle ore 16.00: i Canfabula saranno in scena con Il giovane gigante (19.08, da 6 anni), mentre il Collettivo Minimo con Biancaneve allo sbaraglio (20.08, da 8 anni).
Per il programma completo consultare il sito festivaldinarrazione.ch