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Verso nuovi lidi con Babel Festival 2023

È ormai alle porte Babel, Festival di letteratura e traduzione di Bellinzona che dal 14 al 17 settembre proporrà un’edizione dedicata alle isole letterarie e linguistiche: un viaggio verso terre solitarie e remote, reali o immaginarie, paradisi in cui rifugiarsi o inferni da cui fuggire. Tra gli ospiti, scrittrici e scrittori provenienti dalle isole (dalle Azzorre all’Islanda, sino ad Haiti), o che grazie alla forza delle loro storie hanno creato interi arcipelaghi mai avvistati prima d’ora. A bordo del festival anche chi ostinatamente e in qualsiasi tempo ne traghetta le parole fino ai porti della nostra lingua. Si parlerà di Isole di in/differenza, vale a dire le carceri, i manicomi e i campi profughi, di Isole di resistenza, con l’ospite d’onore della kermesse, il regista tedesco Werner Herzog, ma anche di Isole di tempo, con il bulgaro Georgi Gospodinov, autore di Cronorifugio e, dell’Isola dell’io, con lo svizzero Max Lobe, che proporrà un testo ispirato alle Memorie dal sottosuolo di Dostoevskij.

La prima giornata del festival, giovedì 14 settembre, si apre con il vernissage della mostra L’isola (ore 17.30), alla presenza degli artisti Vittorio Mortarotti e Anush Hamzehian, che raccoglie le ultime immagini e gli ultimi suoni di una comunità che sta scomparendo: Yonaguni è un’isola del Giappone dove vivono non più di mille persone, poche delle quali ormai parlano ancora il dunan, una Severely Endangered Language la cui sorte sembra ormai segnata. Il progetto è presentato a Babel in una versione inedita composta da un’installazione sonora e tre installazioni audio–video. L’isola è visitabile, presso lo Spazio 5b, nei seguenti orari: 14.09 ore 17.30-19.00; 15.09 ore 10.00-17.00; 16-17.09 ore 10.00-19.00. Dal 18.09 al 29.10 su appuntamento: +41 795 235 390, info@spazio5b.ch. In serata, al Cinema Forum, si terrà poi la proiezione del film L’enigma di Kaspar Hauser (ore 21.00) di Werner Herzog, con protagonista un giovane cresciuto in un’inspiegabile e totale reclusione che compare, misteriosamente, una mattina del 1828 in una piazza di Norimberga.

Venerdì 15 settembre l’Antico Convento delle Agostiniane di Monte Carasso, ospiterà la presentazione di Babel 2023 (ore 18.30), un incontro con il poeta e romanziere Tommaso Soldini su “l’unica isola senza il mare”, come lui stesso ha definito la Svizzera, in dialogo con Ariele Morinini (ore 19) e un party open air con il trio Monte Mai (ore 21.30), che presenterà l’album Eye Sea Double, e con Radio Gwen, che curerà il DJ set sella serata (fino alle ore 24).

La giornata di sabato 16 settembre si apre con Isole di in/differenza (ore 10-12), in collaborazione con RSI Rete Due che trasmette in diretta dal Teatro Sociale: ai microfoni di Moby Dick, il rapper Francesco “Kento” Carlo, lo psicoterapeuta e scrittore Paolo Miorandi e l’autrice e regista teatrale Laura Sicignano racconteranno cosa succede quando l’arte incontra le carceri, i manicomi, e i campi profughi. Segue, alla Biblioteca cantonale di Bellinzona, l’evento Abbasso le mappe! (ore 11.30), in collaborazione con Storie Controvento: Daniela Almansi e Samanta K. Milton Knowles spiegheranno cosa significa tradurre i libri con cui si è cresciuti, come La caccia allo squarlo di Lewis Carroll e Pippi Calzelunghe di Astrid Lindgren.

Nel pomeriggio, il Teatro Sociale ospita tre incontri: lo “scrittore delle Azzorre” Nuno Costa Santos, poeta, romanziere, drammaturgo e sceneggiatore racconterà la sua lingua e le sue isole in dialogo con Roberto Francavilla, che per Babel lo ha tradotto per la prima volta in italiano (ore 14.00); l’ospite clou di Babel, il cineasta Werner Herzog, in dialogo con il poeta Fabio Pusterla, parlerà del suo lavoro a partire da il Crepuscolo del mondo, storia del soldato giapponese Hiroo Onoda, che per ventinove anni, dopo la fine della Seconda guerra mondiale, ha difeso un’isola delle Filippine, convinto che il conflitto fosse ancora in corso (ore 16.00); la scrittrice islandese Auður Ava Ólafsdóttir presenterà i suoi romanzi, in cui racconta la vita straordinaria di persone semplici, con Stefano Rosatti, professore di italiano all’università di Reykjavik che per Einaudi ha tradotto tutti i suoi libri (ore 18.00). In serata ci si sposta a Castelgrande per una cena con gli autori (ore 20.00) e un incontro con Max Lobe, scrittore svizzero originario del Camerun che ci porterà nei recessi dell’Isola dell’io con un testo ispirato alle Memorie dal sottosuolo di Dostoevskij scritto appositamente per Vulcano, ciclo di performance ideato da Rete Due e realizzato in collaborazione con nove festival svizzeri (ore 21.00) .

La giornata conclusiva, domenica 17 settembre al Teatro Sociale, si apre con tre poeti delle isole, geografiche e linguistiche: Leta Semadeni (Gran premio svizzero di letteratura 2023), Ailbhe Ní Ghearbhuigh e Francesco Ottonello proporranno un viaggio tra romancio, gaelico e sardo, e la lingua della poesia che, come l’ha definita Derek Walcott, «è un’isola che si stacca dalla terraferma», condotto da Franco Buffoni (ore 10). Segue un incontro con Makenzy Orcel e James Noël, poeti e romanzieri altamente lirici e crudi, sospesi tra creolo e francese, che racconteranno la loro Haiti e l’amore ai tempi del terremoto, dai bordelli della Grand-Rue di Port-au-Prince ai campi delle ONG – con loro Giuseppe Sofo, che per Babel li ha tradotti per la prima volta in italiano (ore 14). Si parlerà poi delle Isole di tempo con Georgi Gospodinov, vincitore negli ultimi anni del Premio Jan Michalski, dello Strega Europeo e dell’International Booker Prize. È lo scrittore del momento, eppure il suo tempo d’elezione è il passato: lo è in Fisica della malinconia, ma soprattutto in Cronorifugio, dove Gaustín, personaggio enigmatico che vaga nelle epoche, apre a Zurigo una singolare clinica di gerontopsichiatria nella quale ogni piano riproduce un decennio del secolo scorso. Dialogherà con lui Włodek Goldkorn (ore 16).

Chiusura in festa alla Tenda Babel, all’esterno del Teatro Sociale, con Coming Soon!, un nuovo spazio dedicato scrittrici e scrittori ticinesi emergenti per presentare al pubblico del festival i loro lavori in corso d’opera. Parteciperanno all’evento conclusivo Joshua Babic, Alessandro Mariani, Elisabeth Sassi e Serena Travaglini (ore 18). Il festival terminerà con un aperitivo e il DJ set di Brainwasher a cura di Radio Gwen.

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