Fino al 30 settembre si ha la possibilità di scoprire il patrimonio culturale della Brianza (e non solo), grazie alla 16esima edizione del progetto “Ville Aperte in Brianza”.
Il territorio insubrico si contraddistingue da sempre per le sue bellezze naturali e per il suo passato storico di cui ci restano opere, palazzi, parchi, monumenti e stupende ville. Prendersi cura di questo invidiabile patrimonio culturale è importante, ma lo è ancora di più condividerlo con le persone, dando loro l’opportunità di conoscere questi luoghi incantevoli e suggestivi.
Ville Aperte in Brianza è una manifestazione promossa dalla Provincia di Monza e della Brianza, in collaborazione con la Provincia di Como e di Lecco. L’idea è quella di proporre visite guidate alla riscoperta di luoghi storicamente importanti, proprio per questo il progetto vede coinvolti ben 5 Province, 70 Comuni, 90 partner, oltre a 150 siti pubblici e privati, tra cui ville, palazzi, parchi e giardini, chiese e musei.
Questa edizione propone delle novità: prima tra tutte la partecipazione alla rassegna 2018 di 10 nuovi Comuni e inglobando per la prima volta anche il territorio della Provincia di Varese, più precisamente quello di Castellanza. Un altro fatto importante è l’inserimento di Ville Aperte in Brianza 2018 nel calendario di eventi relativi all’Anno Europeo del Patrimonio Culturale (The European Year of Cultural Heritage), il che prevede una serie di iniziative con forte impronta culturale e identitaria volte a incoraggiare la condivisione e la valorizzazione del patrimonio culturale dell’Europa quale risorsa condivisa, sensibilizzare alla storia e ai valori comuni e rafforzare il senso di appartenenza a uno spazio comune europeo.
Quali sono i tesori culturali da vedere assolutamente? Sicuramente Villa Borromeo D’Adda, caratterizzata da un parco meraviglioso, da sale interne magnifiche – che hanno ritrovato il fascino originale di un tempo grazie a dei recenti restauri – e dalla Cappella Vela, un punto di riferimento storico-artistico: progettata da Giuseppe Balzaretto nel 1850 ed impreziosita da mirabili sculture e stucchi degli artisti ticinesi Vincenzo e Lorenzo Vela.
Un’altra meta incantevole è quella a Barzagoapre dove si può ammirare il Santuario della Madonna di Bevera, esempio di barocchetto lombardo e tra le mete religiose più frequentate. Poi c’è anche Casa Museo Giuseppe Parinia a Bosisio dove si può ripercorrere la vita del poeta Giuseppe Parini; proprio qui sarà possibile visitare anche Villa Bordone detta “Rocchetta”. Mentre a Verderio apre la Chiesa dei SS Giuseppe e Floriano.
Per chi si avvicina ai laghi, o meglio al Lago di Como, si può visitare il parco monumentale di Villa Padulli a Cabiate, oppure Villa Cagnola detta “La Rotonda” a Inverigo. Per gli amanti del mondo letterario sicuramente Villa Imbonati è d’obbligo: conosciuta soprattutto per le vicende di Carlo Imbonati a cui Alessandro Manzoni dedicò una lirica celebre.
Quest’anno a Ville Aperte Brianza aderisce anche la Provincia di Varese, che grazie alla partecipazione del Comune di Castellanza, consente la visita a Villa Brambilla, che celebra il bicentenario della sua costruzione per mano dell’architetto Pietro Pestagalli.
Anche Milano apre le sue porte con Villa Ghirlanda Silva a Cinisello Balsamo e Villa Annoni a Cuggiono.
Per creare un legame ancora più profondo tra visitatori e territorio Ville Aperte in Brianza ha in programma vari progetti speciali dedicati non solo agli adulti ma anche ai bambini come per esempio la promozione della lettura ad alta voce abbinata al teatro e ad altre espressioni d’arte; o ancora la messa in scena di arti performative, e tante altre attività. Questa 16esima edizione dedica particolare attenzione anche all’aspetto “Social”, dove da un lato attraverso i profili Facebook, Instagram e Twitter si promuovono le varie iniziative e dall’altro lato si invita a condividere le proprie esperienze tramite l’hashtag di quest’anno #VilleAperte18.
L’impegno di questa edizione spiega Roberto Invernizzi, Presidente della Provincia di Monza e della Brianza, è quella di «garantire la valorizzazione e la fruizione del patrimonio identitario e trasmetterlo non solo ad un pubblico più vasto rispetto ai confini regionali e nazionali – attraverso forme innovative di coinvolgimento al bene – ma anche alle generazioni future che lo custodiranno». Un’iniziativa bella e un’occasione unica Ville Aperte in Brianza è accessibile a chiunque abbia il piacere di parteciparvi.
Per maggiori informazioni visitare il sito: www.villeaperte.info
Maria Elisa Altese