Ieri si è svolto il sesto e ultimo appuntamento estivo della Casa della Letteratura al Boschetto del Parco Ciani, nell’ambito del Festival LongLake, ospiti Pierre Lepori e Mathilde Vischer che, dopo una breve introduzione di Fabio Alborghetti, sono stati affidati alle domande di Sebastiano Marvin. I due autori sono accomunati dall’interesse per la traduzione, in un certo senso più professionale dalla parte di lei, che la insegna anche, ma entrambi traducono e lo hanno fatto anche a quattro mani. In particolare alla ginevrina si deve un’attività di divulgazione della letteratura svizzero italiana, poetessa lei stessa, in francese ha proposto testi di Pusterla, Nessi, lo stesso Lepori, Gezzi, Lonati. Il vulcanico Lepori, ticinese trapiantato a Losanna, non ha bisogno di presentazioni, tanti interessi, dalla saggistica (in programma per l’autunno un volume in francese su Pirandello), alla narrativa, alla poesia, giornalista culturale di Rete Due, traduttore come detto, autore anche di teatro, oltre che critico ed esperto e tanto altro ancora.
Ma ultimamente sono accomunati anche dal tema della notte, protagonista sia nel recente libro di Lepori, Effetto notte (come in un gioco speculare, da oggi alla RSI-Rete Due, in Colpo di scena, ore 13.30, va in onda l’adattamento radiofonico), sia in Comme une étoile tombe dans la nuit, una prosa poetica della Vischer e La notte non ha un corpo leggero era infatti il titolo dell’incontro.
La notte con tutta la sua ambigua simbologia, nella relazione tra buio e luce, come dimensione altra, sfuggente, rinascita e perdita, infinito, desiderio, nostalgia, tante cose. E anche nella concretezza, a partire dalle differenti abitudini creative: il lungo sonno di lei che va a letto presto e si alza tardi e quello corto di lui che va a letto tardi, occupandosi spesso di teatro, ma che ha scoperto come le ore precoci, dalle quattro di mattina alle otto, siano le più idonee alla scrittura.
Il testo integrale dell'articolo è accessibile ai soli abbonati.
Effettui per cortesia l'accesso con i Suoi dati:
L'abbonamento per privati all'Osservatore costa CHF 35.--/anno
e può essere sottoscritto tramite
l'apposito formulario.