La moda è giunta, neanche a dirlo, dagli Stati Uniti, il web ma anche trasmissioni televisive (sulla RSI, LA1, ogni pomeriggio) ne sono inondati, piccolo è bello, pare, anche quando si tratta di abitazioni, sebbene il concetto sia variabile a dipendenza delle culture. Ad esempio, per una famiglia americana, passare da una casa “normale” ad una miniaturizzata, per motivi economici e/o di semplicità, potrebbe voler dire lasciare una villa di 200-300 metri quadri per un appartamento di 60-90 metri quadri, che per noi sarebbe già una metratura abbastanza capiente. Poi ci sono effettivamente spazi che possono andare da 50 mq a 17-18…! Ma c’è una bella differenza, tra le “Tiny House” e un comune monolocale, ambiente unico per tutto, giorno-notte, angolo-cucina ecc…
Il testo integrale dell'articolo è accessibile ai soli abbonati.
Effettui per cortesia l'accesso con i Suoi dati:
L'abbonamento per privati all'Osservatore costa CHF 35.--/anno
e può essere sottoscritto tramite
l'apposito formulario.