Incontri

“Voci di donne” alle Colazioni letterarie del LAC

LAC Lugano

«Dare voce a donne che raccontano la propria storia e gli ostacoli incontrati, riflettono sul passato e il presente e le possibilità future con uno sguardo tutto al femminile»: è questo il tema della settima edizione della rassegna “Colazioni letterarie al LAC”, promossa dalla Società Dante Alighieri Lugano e dal centro culturale LAC Lugano Arte e Cultura.

Si inizia sabato 19 ottobre con “la Signora delle comete” Amalia Ercoli Finzi e la figlia Elvina Finzi, ingegnere nucleare, che presenteranno il libro Oltre le stelle più lontane (Mondadori). A intrecciarsi sono le voci di una madre e di una figlia che, alternandosi, raccontano la storia di una famiglia a partire dagli anni del dopoguerra, in cui erano ancora molte le cose “poco adatte alle ragazze”. È proprio in quello scenario che una bambina minuta, curiosa e caparbia decide di dedicare la sua vita allo studio dell’Universo. L’esempio di Amalia diventa un faro da seguire per la figlia Elvina, che, con metodo e passione, ne percorrerà le orme nel campo delle scienze.

Amalia Ercoli Finzi, classe 1937, professoressa emerita al Politecnico di Milano, è la prima donna a laurearsi in Ingegneria aeronautica in Italia. È consulente della NASA, dell’ESA e dell’ASI ed è tra i Principal Investigator della Missione Rosetta, che porta con successo una trivella da lei progettata sul dorso di una cometa lontana 500 milioni di chilometri dalla Terra. Portano il suo nome un asteroide e il modello terrestre del rover che toccherà il suolo di Marte intorno al 2030.

Elvina Finzi, classe 1976, doppia laurea con lode al Politecnico di Milano e all’ENSTA di Parigi, ha conseguito un dottorato di ricerca in Ingegneria nucleare. Oggi lavora presso il più grande produttore di lenti e occhiali al mondo. Ci vede chiaro sull’importanza di ambire a una reale parità di genere, tant’è che è stata anche nominata consigliere di amministrazione di due grandi aziende italiane.

Segue, sabato 23 novembre, l’incontro con Yvonne Pesenti Salazar, autrice di Ragazze di convitto. Emigrazione femminile e convitti industriali in Svizzera (Armando Dadò Editore): un’opera che esplora una pagina poco conosciuta della storia dell’emigrazione in un’ottica di genere.

Tra il 1890 e il 1950, migliaia di giovani ragazze provenienti dal Ticino, dal Grigioni italiano e dalle regioni più povere del Nord Italia sono emigrate, da sole o in piccoli gruppi, verso i cantoni più industrializzati della Svizzera centrale e orientale, per cercare lavoro nelle fabbriche tessili. Le lavoratrici, in maggioranza minorenni e di religione cattolica, venivano alloggiate in grandi strutture – i convitti industriali – che i fabbricanti costruivano vicino ai loro opifici. Questo singolare fenomeno migratorio tutto declinato al femminile è stato a lungo ignorato dalla storiografia. Yvonne Pesenti Salazar ne ripercorre le tappe essenziali grazie a una ricca congerie di fonti e documenti storici e alle numerose testimonianze orali di donne, ormai tutte scomparse, che nella prima metà del Novecento hanno passato gli anni della gioventù in convitto.

Yvonne Pesenti Salazar ha conseguito il dottorato in storia all’Università di Zurigo. Dal 1994 al 1999 è stata responsabile della redazione di lingua italiana del Dizionario storico della Svizzera. Dal 1999 al 2017 ha diretto il Percento Culturale Migros Ticino. È stata vicepresidente della Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia dal 1993 al 2005 e dal 2021 è presidente degli Archivi Donne Ticino. Da sempre interessata alla ricerca nell’ambito della storia delle donne, ha pubblicato Femminile plurale. Itinerari di storia delle donne in Svizzera dall’Ottocento a oggi (Lugano 1992).

Entrambi gli eventi sono ad ingresso gratuito, con inizio alle ore 11.00. Prenotazione consigliata su www.edu.luganolac.ch

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