Piemontesi & Friends è il titolo della rassegna speciale delle Settimane musicali di Ascona che il direttore artistico e pianista Francesco Piemontesi ha allestito in tempi record in sostituzione del cartellone inizialmente previsto. Posticipata al 2021 l’edizione anniversario del 75°, l’evento presenterà tre giorni di grande musica, dal 18 al 20 settembre, con la partecipazione di stelle di prima grandezza della musica.
Nel suggestivo quadro della chiesa del Collegio Papio di Ascona, il pubblico avrà modo di vedere all’opera cinque acclamati artisti: il violinista greco Leonidas Kavakos, il clarinettista Jörg Widmann, il violista tedesco Nils Mönkemeyer, il violoncellista Daniel Müller-Schott e il pianista Francesco Piemontesi. Cinque grandi nomi che si esibiranno ogni sera da soli, in duo, in trio o in quartetto in un programma che spazierà da Bach, Mozart, Brahms e Schubert ad opere più contemporanee di autori come lo stesso Jörg Widmann, Helmut Lachenmann e Olivier Messiaen. Ospite del week-end asconese anche la stella della musica barocca Ton Koopman, che vedremo all’organo, al clavicembalo e alla direzione dell’Amsterdam Baroque Orchestra in due concerti dedicati a Bach e sostenuti dalla Fondazione Freunde der Alten Musik.
In totale il cartellone offrirà sei esibizioni in tre giorni con due concerti giornalieri, il primo alle ore 18.00 e il secondo alle 20.30. I biglietti per i concerti sono limitati per ragioni sanitarie e si possono acquistare in tutti i punti di vendita di Ticketcorner, sul sito ww.settimane-musicali.ch e agli sportelli di Ascona Locarno Turismo ad Ascona, Locarno e Brissago. Infoline: info@settimane-musicali.ch – Tel +41 (0) 91 759 76 65.
Il programma
Venerdì 18 settembre
Jörg Widmann & Friends, ore 18.00
Le Suites per violoncello di Johann Sebastian Bach sono fra le più note e più virtuosistiche opere mai scritte per violoncello. Nel concerto inaugurale di Ascona 2020, ne verranno proposte due: la nr.3 in apertura con Daniel Müller-Schott e in chiusura la nr.1, in un’insolita trascrizione per viola e nell’interpretazione di Nils Mönkemeyer. Nella parte centrale il pubblico avrà modo di scoprire il suggestivo universo compositivo del clarinettista Jörg Widmann e due sue opere significative: la Fantasia per clarinetto solo e il brano Fünf Bruchstücke, in duo con Francesco Piemontesi.
Ton Koopman & Amsterdam Baroque Orchestra, ore 20.30
Artista fra i più acclamati nell’ambito dell’interpretazione storicamente informata della musica barocca, Ton Koopman torna ad Ascona per due concerti dedicati a Bach. Nel primo dirige i solisti dell’Amsterdam Baroque Orchestra in due suggestivi brani del maestro tedesco: la Sinfonia dalla Cantata BWV 209 e, pezzo forte della serata, la monumentale Offerta musicale, raccolta formata da due ricercari, nove canoni, una fuga e una sonata in trio suddivisa in quattro movimenti. La raccolta, insieme a L’arte della fuga, è riconosciuta come una delle opere più articolate e complesse mai composte, e viene universalmente considerata uno dei vertici più alti mai raggiunti nella storia della musica.
Sabato 19 settembre
Ton Koopman & Friends, ore 18.00
Nel secondo concerto interamente dedicato all’immortale musica di Bach, l’artista olandese Ton Koopman, nelle vesti di organista, offrirà una carrellata di grande suggestione sulla produzione organistica bachiana, con quattro preludi a inni sacri per corale, una Fantasia e la Fuga in sol minore BWV 578, un brano celeberrimo sovente trascritto anche per altri strumenti. Nelle vesti di fine clavicembalista, Koopman sarà quindi accompagnato da Robert Smith in una delle più conosciute composizioni di musica da camera per viola da gamba e da Catherine Manson in una delle sei sonate violinistiche scritte da Bach fra il 1717 e il 1723.
Francesco Piemontesi & Friends, ore 20.30
Il pianista locarnese Francesco Piemontesi interpreterà una sonata dal fascino sottile ma sicuro di Schubert (la Sonata “Arpeggione” per violoncello e pianoforte) con il violoncellista Daniel Müller-Schott, le Cinque variazioni su un tema di Schubert per pianoforte solo, opera di sei minuti del pluripremiato compositore tedesco Helmut Lachenmann (Leone d’oro alla carriera nel 2008 al Festival Internazionale di Musica Contemporanea della Biennale di Venezia), e per finire, assieme a Jörg Widmann e Nils Mönkemeyer, il “Trio Kegelstatt” per clarinetto, viola e pianoforte, una composizione di dolce e sorridente malinconia che Wolfgang Amadeus Mozart scrisse per una formazione cameristica insolita quanto all’impiego degli strumenti.
Domenica 20 settembre
Leonidas Kavakos & Friends, ore 18.00
È forse il più celebrato violinista vivente Leonidas Kavakos, che si esibisce per la prima volta alle Settimane Musicali di Ascona. Ricevuto un violino dal padre a cinque anni, Kavakos si impose già ventenne trionfando in blasonati concorsi internazionali. Ribattezzato il “violinista dei violinisti”, oggi 52enne, l’artista ateniese affianca all’attività di solista quella di direttore d’orchestra. Kavakos sarà all’opera per una ventina di minuti nella Partita in mi magg nr.3 per violino BWV 1006 e quindi, con Nils Mönkemeyer alla viola, Daniel Müller-Schott al violoncello e Francesco Piemontesi al pianoforte, nel magnifico e tragico Quartetto in do minore op. 60 di Brahms, uno dei lavori più intimi del grande compositore amburghese.
Quatuor pour la fin du temps, ore 20.30
Leonidas Kavakos al violino, Jörg Widmann al clarinetto, Daniel Müller-Schott al violoncello e Francesco Piemontesi al pianoforte: a conclusione di questa edizione speciale delle Settimane Musicali, una serata evento con un cast d’eccezione e un programma musicale raro e prezioso: il Quatuor pour la fin du temps, opera fondamentale della produzione cameristica del ventesimo secolo, composta ed eseguita la prima volta in un campo di prigionia tedesco nel 1940/41. L’autore Olivier Messiaen: fatto prigioniero durante un’offensiva tedesca, grazie alla complicità dell’ufficiale del campo appassionato di musica, scrisse inizialmente l’opera per tre musicisti conosciuti durante la prigionia (un violoncellista, un violinista e un clarinettista) e in un secondo tempo aggiunse alla partitura un pianoforte, che lui stesso suonò durante la prima esecuzione nel campo, davanti ai prigionieri e agli ufficiali nazisti. L’opera, impressionante, è ispirata all’Apocalisse di San Giovanni e composta in omaggio all’angelo che annuncia la fine dei tempi.