Cinema

“White Noise” apre la 79esima Mostra del Cinema di Venezia

La 79esima Mostra del Cinema di Venezia (31 agosto – 10 settembre 2022), che quest’anno celebra i 90 anni dalla sua prima edizione, propone un ricchissimo cartellone, composto da numerosi titoli molto attesi. Il direttore artistico Alberto Barbera, che ha annunciato la selezione con il presidente della Biennale Roberto Cicutto, ha sottolineato che il «dato comune non tematico è la prevalenza di toni drammatici, le commedie sono praticamente inesistenti, come se la pesantezza di questi tempi che tutti stiamo vivendo si sia tradotta in incupimento tematico e di toni». Nelle pellicole selezionate, ha precisato Barbera, prevale tuttavia «la sensazione che il cinema voglia ancora cercare di confrontarsi con il pensiero, con grandi temi e grandi interrogativi, e con le relazioni profonde che legano gli individui tra loro, la forza dei sentimenti, della memoria e la capacità di spingere lo sguardo anche oltre l’orizzonte del presente».

Il film d’apertura sarà White Noise di Noah Baumbach, tratto dall’omonimo capolavoro letterario di Don DeLillo, con Adam Driver, Greta Gerwig e Don Cheadle. «Baumbach ha realizzato un’opera originale, ambiziosa e avvincente, che gioca con misura su più registri: drammatico, ironico, satirico. Il risultato è un film che esamina le nostre ossessioni, i dubbi e le paure radicate negli anni ’80, ma con riferimenti molto chiari alla realtà contemporanea», ha dichiarato il direttore artistico della kermesse.

In concorso ci sono ben cinque film diretti da autori italiani: Chiara di Susanna Nicchiarelli, un biopic su Santa Chiara; Il signore delle formiche di Gianni Amelio, che ricostruisce il caso Braibanti per la condanna di plagio di un intellettuale ammirato da artisti italiani come Carmelo Bene e Pasolini; Bones and Hall di Luca Guadagnino, un horror romantico con Timothée Chalamet; L’immensità di Emanuele Crialese, con protagonista Penélope Cruz, e Monica di Andrea Pallaoro.

In lizza per il Leone d’oro troviamo poi autori del calibro di Alejandro Gonzalez Iñárritu con Bardo, Joanna Hogg con The Eternal Daughter, Darren Aronofsky con The Whale, Andrew Dominik con Blonde(incentrato sulla vita di Marilyn Monroe, interpretata da Ana de Armas), Todd Field con Tár, Martin McDonagh con The Banshees of Inisherin, Santiago Mitre con Argentina, 1985, Frederick Wiseman con A couple e Florian Zeller con The Son. Da segnalare anche la presenza di “No Bears”, il nuovo film firmato dal regista Jafar Panahi, girato in clandestinità così come i suoi lavori realizzati dal 2011 a oggi.

Fuori concorso due miniserie firmate da due grandi registi danesi: The Kingdom Exodus di Lars von Trier e Copenhagen Cowboy di Nicolas Winding Refn. Tra i documentari fuori concorso una menzione speciale a In viaggio di Gianfranco Rosi e a The Kiev Trial di Sergei Loznitsa. All’interno del gruppo dei film di finzione fuori concorso troviamo invece Siccità di Paolo Virzì, Don’t Worry Darling di Olivia Wilde, Master Gardener di Paul Schrader, When the Waves Are Gone di Lav Diaz, Living di Oliver Hermanus, Dead for a Dollar di Walter Hill, Pearl di Ti West e Call of God, film postumo di Kim Ki-duk, regista sudcoreano scomparso due anni fa.

Orizzonti sarà aperta da Princess di Roberto De Paolis, ma da segnalare anche Vera di Tizza Covi e Rainer Frimmel, Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa con protagonista la cantante Elodie che esordisce come attrice, La syndicaliste di Jean-Paul Salomé con Isabelle Huppert e The Happiest Man in the World di Teona Strugar Mitevska.

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