“Women’s voices”, la presentazione alla Pinacoteca Züst
Sabato 28 ottobre alle ore 17.45, alla Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate, si terrà la presentazione del volume Women’s Voices. Echoes of Life Experiences in the Alps and the Plain (17th-19th Century) alla presenza delle curatrici, storiche e ricercatrici Stefania Bianchi e Miriam Nicoli. La presentazione sarà anticipata, alle ore 17.00, dai saluti di Mariangela Agliati-Ruggia, direttrice della Pinacoteca Züst, e di Yvonne Pesenti, Presidente Archivi delle donne Ticino. La serata si concluderà con una visita gratuita, con inizio alle ore 18.15, alla mostra Luigi Rossi (1853-1923): Artista europeo tra realtà e simbolo, visitabile alla Pinacoteca Züst fino al 25 febbraio 2024.
Women’s Voices, incentrato sulle voci di donne appartenenti a generazioni, confessioni e ceti sociali diversi, presenta un ventaglio di percorsi femminili nelle Alpi tra Antico Regime e primo Ottocento. Mettendo in luce vissuti complessi, emersi da una lettura delle fonti attenta al genere, i saggi illustrano come la migrazione abbia portato le donne ad assumersi ruoli di gestione e rappresentanza, o a seguire i mariti nei loro percorsi anche di successo. Emerge inoltre un’acculturazione diffusa che si intreccia con competenze e saperi condizionati da preconcetti biologici, giuridici, religiosi: elementi permeanti le comunità studiate in cui i legami parentali, spirituali, clientelari sono prevaricanti nella scandita dicotomia sfera pubblica/sfera privata. Pertanto i contributi tratteggiano le trame di complesse reti sociali necessarie a sostenere le reciproche autonomie nonché le strategie del convivere e del sopravvivere. La vitalità delle protagoniste va a incrinare l’immagine di arretratezza e passività associata alle donne delle regioni di montagna.
Il volume presenta i saggi di: Patrizia Audenino, Marco Bettassa, Stefania Bianchi, Camille Caparos, Marina Cavallera, Rolando Fasana, Madline Favre, Sandro Guzzi-Heeb, Aline Johner, Ernest Menolfi, Anne Montenach, Miriam Nicoli e Frederica Re.
Ingresso libero