Performance

Zwei Akte al LAC

Drei Akte

L’8 novembre 2024, il Teatro Studio LAC di Lugano ospiterà una serata di performance musicale unica, intitolata Drei Akte, con la partecipazione della coreografa e danzatrice Manuela Bernasconi, dell’arpista Valerio Lisci e della sassofonista Bera Romairone.

L’evento ruoterà attorno a due opere principali: Zwei Akte di Mauricio Kagel e una nuova composizione di Luis Naón. Zwei Akte esplora la dualità di genere attraverso l’uso dell’arpa e del sassofono e due attori che rappresentano un rito di rivestizione dopo un incontro amoroso. In questa versione, l’azione scenica sarà condensata in un’unica danzatrice, che attraverso i suoi movimenti simboleggerà la fusione dei generi, esprimendo una complessa convivenza tra maschile e femminile.

La composizione di Luis Naón, invece, fungerà da risposta alla creazione di Kagel, rappresentando un “terzo atto” che potrà essere interpretato come preliminare o conclusivo. Questa nuova opera integra un elemento elettronico, introducendo un terzo personaggio sonoro che esplora la dicotomia tra presenza e assenza e tra mondo fisico e una realtà alternativa.

I protagonisti dell’evento vantano notevoli esperienze internazionali. Bera Romairone, sassofonista italo-argentina residente in Svizzera, è rinomata per il suo contributo alla musica contemporanea ed è docente al Conservatorio de l’Ouest Vaudoise. Valerio Lisci, primo arpista della Fondazione Arena di Verona, si è formato a Torino e Losanna, ricevendo numerosi riconoscimenti, tra cui il Secondo Premio alla USA International Harp Competition. Manuela Bernasconi, danzatrice svizzera con un background multiculturale, si è distinta per la sua concezione della danza come rituale di trasformazione, collaborando in passato con artisti di fama come Ohad Naharin e fondando l’associazione Xocolat a Friburgo.

Luis Naón, compositore argentino naturalizzato francese, ha una lunga carriera nella musica contemporanea e nella sperimentazione elettroacustica. Docente presso il Conservatorio di Parigi e l’Università della Musica di Ginevra, ha realizzato opere che combinano musica e altre forme d’arte, sottolineando il dialogo tra la sua identità franco-argentina e l’innovazione sonora.

In cima